mercoledì 5 dicembre 2007

Un blasfemo

(dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato)
Mai più mi chinai e nemmeno su un fiore,
più non arrossii nel rubare l'amore
dal momento che Inverno mi convinse che
Dio non sarebbe arrossito rubandomi il mio.

Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino,
non avevano leggi per punire un blasfemo,
non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte,
mi cercarono l'anima a forza di botte.

Perché dissi che Dio imbrogliò il primo uomo,
lo costrinse a viaggiare una vita da scemo,
nel giardino incantato lo costrinse a sognare,
a ignorare che al mondo c'e' il bene e c'è il male.

Quando vide che l'uomo allungava le dita
a rubargli il mistero di una mela proibita
per paura che ormai non avesse padroni
lo fermò con la morte, inventò le stagioni.

... mi cercarono l'anima a forza di botte...

E se furon due guardie a fermarmi la vita,
è proprio qui sulla terra la mela proibita,
e non Dio, ma qualcuno che per noi l'ha inventato,
ci costringe a sognare in un giardino incantato,

ci costringe a sognare in un giardino incantato
ci costringe a sognare in un giardino incantato.

di Fabrizio De Andrè

3 commenti:

  1. Stamattina, in auto mi son venute in mente le parole di questo brano ... che reputo triste, non condivido ciò che dice, ma ascoltandolo mi vengono i brividi :)

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  2. Buon w.end romano Nadir..
    Mi raccomando.. fate tantissime foto.
    Divertitevi.
    Un grosso abbraccio

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  3. Bellissima questa canzone... anche io l'avevo messa in un blog, parecchio tempo fa.
    benvenuta tra noi "trasferiti"... vado subito ad aggiornare il link sul mio sito.
    baci!

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